Decoro, decenza e rispetto del messaggio, questo non ci fa dimenticare che è grazie al ritmo, alle pause, al gesto, al porsi degli autori e alle intuizioni del regista
Bella questa invenzione tutta teatrale dell’intervista ad un paziente scontento, depresso abulico e pentito che mette in gioco tutto il suo potere, l’infinito del suo essere in una seduta
Un venerdì sera al termine della giornata lavorativa, l’aspettativa per un weekend tranquillo trascorso in famiglia, l’incontro in ascensore tra due persone che si conoscono solo perché lavorano nel
Le due attrici protagoniste nelle rispettive rappresentazioni vanno accomunate in un giudizio che marca una intensità ed espressività che hanno varcato ampiamente l’ambito dell’amatoriale per entrare di fatto nelle
Il testo teatrale, ricco dal punto di vista teologico, espresso con una dialogo denso e serrato segnando improvvisi ribaltamenti di senso e di ruolo, presentava difficoltà serie dal punto
La giuria ritiene trattarsi della migliore opera in concorso. Geniale nell’invenzione del soggetto affrontato con atteggiamento laico, spesso sostanzialmente ironico e sempre rispettoso della variabile strettamente religiosa dell’argomento e delle
Ilaria Verdini (Ella in Oh Dio mio!) Eccellente interpretazione del non facile ruolo di una psicologa cui si presenta Dio, nevrotizzato da problemi causatigli dagli stessi uomini da lui
L’affiatamento e la perizia interpretativa dei due protagonisti, che spiccano per naturalezza,efficacia e misura, sottolineano con garbo un testo singolare e di straordinaria presa, in un gioco di intelligente