Carissimi, il cammino di avvicinamento all’Ankon d’Oro – Premio Carlo Urbani è iniziato. Ormai manca davvero poco, meno di un mese, all’apertura del festival, e come lo scorso anno vogliamo presentarvi uno ad uno i 5 spettacoli finalisti, per raccontarvi di cosa si tratta, presentarvi la compagnia e darvi qualche “chicca” che vi convinca, se ancora avete dubbi, che non potete mancare!
Iniziamo quindi con le “Variazioni enigmatiche”, variazioni su una melodia nota che non si riesce ad individuare. Come una bella donna, che, amata, non viene mai conosciuta fino in fondo. Erik Larsen, reporter, chiede un’intervista ad Abel Znorko, Premio Nobel per la letteratura. Uomo molto bizzarro, che vive su una piccola isola del Mare di Norvegia, Abel passa il tempo componendo lettere per una donna, forse un’immagine della sua mente, che egli ama da 15 anni. Il colloquio tra i due uomini è vibrante fin dall’inizio, in un’alternanza di ferocia e compassione, ironia e pietà. Fino all’ultimo, drammatico segreto. Il racconto di Schmitt è molto ben costruito. Inizia come una commedia, poi, nella seconda parte, si scopre dramma, e si allarga infine in un sorprendente doppio finale.
La compagnia teatrale “Gli Ignoti” è nata nel 1977 da un gruppo di giovani napoletani accumunati dall’infinito amore per il teatro. Memori e consci della grande tradizione partenopea, hanno voluto cimentarsi nella severa arte teatrale, portando sulle scene dapprima le loro origini e la loro cultura con la rappresentazione di opere di grandi autori napoletani, e in seguito testi di propria produzione. Portando in scena “Variazioni Enigmatiche”, il regista e protagonista Guglielmo Marino si è voluto fare un regalo in occasione di un suo importante compleanno, cimentandosi in una delle più celebri e significative pièce teatrali moderne.
Éric-Emmanuel Schmitt (1960) è un drammaturgo francese, attualmente tra i più rappresentati in Europa; i suoi lavori (tra i più famosi, oltre a “Variazioni enigmatiche”, ricordiamo “Il visitatore” e “Piccoli crimini coniugali”) sono ricchi di riferimenti al sacro ed alle sue principali passioni, la musica e la filosofia, ed amano indagare nel lato introspettivo e psicologico delle vicende e dei personaggi, per dimostrare che anche nella vita di tutti i giorni non c’è mai nulla di scontato e di semplice.
In concorso all’Ankon d’Oro: sabato 8 agosto 2015 ore 21,30
Cast: Guglielmo Marino – Antonello Gargiulo. Regia: Guglielmo Marino