Continuiamo ad avvicinarci all’Ankon d’Oro – Premio Carlo Urbani, facendo la conoscenza del secondo lavoro in concorso: “A come Adolphe”.
Intelligenza ed ironia contraddistinguono questo racconto di una vicenda familiare; l’inizio è molto soft, con il racconto di un agente immobiliare quarantenne, invitato a cena dalla sorella e dal cognato, entrambi docenti a Parigi e genitori di due figli. Alla cena partecipa anche un amico intimo d’infanzia della sorella, violinista in un’orchestra sinfonica. In attesa della ritardataria moglie, l’agente immobiliare si trova al centro dell’attenzione in quanto la coppia aspetta un bambino. Tutto procede per il meglio sino a quando l’evolversi della serata tocca un argomento che dà il via a una serie di situazioni paradossali: il nome scelto per il nascituro. La teatralità più originale viene raggiunta soprattutto quando i toni iniziano ad esasperarsi favorendo le risate (qualche volta un po’ amare) dello spettatore e scoprendo i lati caratteriali “reali” dei personaggi, tenuti nascosti fino a poco prima. Il finale per alcuni, costituirà una vera sorpresa da più punti di vista.
La compagnia “I Pinguini” di Firenze ha al suo attivo una nutrita serie di commedie moderne: di A. Christie (“Trappola per topi”, “L’ospite inatteso”), di A. Ayckbourne (“Confusioni”, “Camere da letto”), di Durrenmatt (“I fisici”, “Il complice”), di Frayn (“Rumori fuori scena” ), di Neil Simon (“Rumors”), ecc.
Con “A come Adolphe” si cimentano con un testo di propria produzione, l’adattamento di una commedia francese che a sua volta ha avuto due versioni cinematografiche: ricordiamo in particolare “Il nome del figlio” per la regia di Francesca Archibugi. Vi sono, dunque, tanti presupposti per assistere con interesse ad una pièce del tutto particolare, rappresentata da una compagnia già navigata che, in aggiunta, non può che conoscere la commedia a menadito, avendola essa stessa creata.
In concorso all’Ankon d’Oro: domenica 9 agosto 2015 ore 21,30
Cast: Aldo Innocenti – Cristina Bacci – Paolo Gualtierotti – Ilaria Morandi – Pietro Venè. Regia: Compagnia “I Pinguini”