Ciao a tutti!
Inauguriamo oggi un nuovo appuntamento che ci accompagnerà su queste pagine per i prossimi giorni: vi presenteremo le 5 compagnie finaliste del festival di teatro amatoriale Ankon d’Oro – Premio Carlo Urbani e gli spettacoli che porteranno in gara, in attesa di vederli tutti dal vivo sul palcoscenico dell’Anfiteatro Romano di Ancona.
In rigoroso ordine alfabetico, iniziamo oggi con la Compagnia Teatrale Calandra di Tuglie (LE), che porterà al nostro evento una rilettura di un classico intramontabile della letteratura di tutti i tempi, uno dei capolavori assoluti del gotico e del noir: “Il Dr. Jekyll e Mr. Hyde” di Robert Louis Stevenson.
Come vedrete, la rilettura della Calandra è originale e ardita e gioca più che mai sul tema del doppio, iniziando già dal numero di attori in scena: soltanto due!
La Compagnia Teatrale “Calandra” nasce nel 1991. In questi anni l’attività è stata molto intensa favorendo la crescita della Compagnia fino a raggiungere risultati prestigiosi.
Sono stati affrontati diversi tipi di teatro: dal classico ai drammi moderni, da rivisitazioni sperimentali a testi originali.
La Compagnia è un vero e proprio laboratorio all’interno del quale si cerca di dare molta importanza alla tecnica, ma, soprattutto, alla creatività e alla fantasia.
Questa attività ha permesso alla “Calandra” di ritagliarsi uno spazio importante nel panorama teatrale italiano, partecipando ad importanti rassegne di livello nazionale, con apprezzamenti giunti da ambiti culturali di rilievo (come al Premio Bancarella – Pontremoli 2006).
I suoi lavori sono normalmente recensiti dalla stampa nazionale (Corriere della Sera, Panorama, Repubblica, Gazzetta del Mezzogiorno, Quotidiano) e alcuni spettacoli sono stati trasmessi in diretta da RaiRadioDue.
Rappresenta i suoi spettacoli nelle scuole, dalle elementari alle università. Organizza nel mese di luglio il PREMIO NAZIONALE TEATRALE “CALANDRA” al quale partecipano le migliori compagnie italiane.
LO SPETTACOLO IN GARA: DR JEKYLL E MR. HYDE – ROBERT LOUIS STEVENSON
Siamo nel regno del doppio, del doppio gioco, dello specchio che si guarda nello specchio ad libitum, immersi in quella sottile linea tra la notte e il giorno, tra il bene e il male, il silenzio e il clamore, l’istinto selvaggio e l’equilibrio, il veleno e il suo antidoto. Tra la vita e la morte.
Un giallo che è al contempo noir; un flusso di coscienza, un dialogo tra una persona, un monologo tra due, un rimando continuo nel limbo della narrazione e del vissuto.
Henry Jekyll, scienziato colto e ambizioso, si guarda allo specchio e vuole uscire dal suo vecchio corpo, anela simulacri di giovinezza, di forza, di purezza, di puro male.
Il giovane Mister Hyde è alle porte, vibrante, malefico, orrorifico ma affascinante.
La Calandra, tra finzione e realtà, tra maschere vere e verità finte, continui punti di fuga cangianti, ripropone una lettura del Dottor Jekyll e Mister Hyde dove la vertigine è l’elemento più riconoscibile. Due attori in scena che si alternano in racconto vissuto e vita raccontata, che si riconoscono nell’universo e nel pluriverso dei personaggi, fino alla vertigine finale dove Jekyll-Hyde, reo confesso del peccato della conoscenza, si sublima in uno dei monologhi più belli di tutta la letteratura mondiale.
Con: Donato Chiarello e Federico Della Ducata
Regia: Giuseppe Miggiano
In scena durante l’Ankon d’Oro: martedì 29 luglio 2014, ore 21,00.