Ciao a tutti!
Dopo alcuni giorni di riposo, necessario anche per lasciar decantare un po’ le emozioni della serata finale, eccoci qua con il resoconto di chiusura del festival Ankon d’Oro – Premio Carlo Urbani. C’è tanto da dire, quindi andiamo con ordine e iniziamo con i vincitori.
Miglior spettacolo e premio Ankon d’Oro 2015: “Variazioni enigmatiche” – Compagnia Gli Ignoti;
Miglior spettacolo in base al gradimento del pubblico e premio Carlo Urbani 2015: “La Mandragola, ovvero la dilettevole historia di Messer Nicia becco e contento” – I Teatranti di Fabio Cicaloni;
Miglior regia: Maximilian Nisi – “La porta chiusa” – Compagnia dell’Orso;
Miglior allestimento: “La porta chiusa” – Compagnia dell’Orso;
Miglior attrice protagonista e premio UBI Banca: Renata Maistrello, Ines in “La porta chiusa” – Compagnia dell’Orso;
Miglior attore protagonista: Antonello Gargiulo, Erik Larsen in “Variazioni enigmatiche” – Compagnia Gli Ignoti;
Miglior attrice non protagonista: Ilaria Morandi, Anna Caravati Larchet in “A come Adolphe” – Compagnia I Pinguini;
Miglior attore non protagonista: Fabrizio Cattarulla, Sostrata in “La Mandragola, ovvero la dilettevole historia di Messer Nicia becco e contento” – I Teatranti di Fabio Cicaloni.
Ed inoltre:
Premio Ankon d’Oro Giovani: “Un giorno tutto questo sarà tuo”, Liceo Scientifico Galilei di Ancona, regia di Ylenia Pace e Elisa Pesco;
Primo premio al Concorso di Poesia Carlo Urbani istituito da “Scrivere per volare”: “L’esatta cronologia dell’amore” di Davide Rocco Colacrai.
Da questo semplice elenco di nomi e titoli non traspare quello che è stato chiaro ed evidente solo per il pubblico che ci ha seguito in ogni serata di festival, ovvero l’altissimo livello qualitativo dei cinque lavori presentati (oltre ai quattro premiati, ricordiamo anche la bellissima “Una pura formalità” della compagnia Ma chi mmo fa fa’). Cinque splendide serate di teatro, cinque lavori bellissimi che hanno spaziato tra più generi ed epoche, dal dramma, al thriller, alla commedia brillante ed al comico.
… e da questo, parte un lunghissimo elenco di ringraziamenti.
Ringraziamo innanzitutto le cinque compagnie finaliste per la loro bravura, simpatia, amicizia ed umanità; abbiamo cercato di accoglierli come qualunque compagnia in trasferta fuori dal suo territorio vorrebbe essere accolta, e siamo stati ricambiati con tanto entusiasmo ed affetto. Grazie davvero!
Grazie anche a tutte le altre compagnie che ci hanno inviato la loro candidatura: sono state ben 31 in tutto, e fare una selezione è stata dura. Grazie per la fiducia, e speriamo di avervi con noi nelle prossime edizioni.
Grazie alle scuole che hanno gareggiato per l’Ankon d’Oro Giovani,
un progetto nuovo ed entusiasmante che speriamo di poter ripetere in futuro: Liceo Classico Rinaldini (Ancona); Istituto Vanvitelli – Stracca – Angelini (Ancona); Liceo Scientifico Galilei (Ancona); Istituto Savoia – Benincasa (Ancona); Liceo Artistico Mannucci (Fabriano).
Grazie agli enti che ci hanno sostenuto: il Comune di Ancona ed il Comune di Castelplanio. In particolare, ringraziamo il Comune di Ancona per averci concesso l’uso della prestigiosissima Mole Vanvitelliana, palcoscenico perfetto per il nostro festival.
Grazie agli sponsor che hanno creduto in questo festival, non solo come occasione importante di visibilità per loro, ma anche e soprattutto come veicolo per la promozione di Ancona e del suo territorio: UBI Banca; Industria Dolciaria Giampaoli; Ottica Cason; Moncaro; Gusto & Marche; G Hotel; Ego Hotel; Seeport Hotel; Hotel City; i ristoranti Caffè Giuliani, Il Lazzaretto, La Botte, Sassi Neri, Osteria della Piazza, Timecity.it e Trattoria Sotto Alle Scale; le associazioni di categoria CNA, Confartigianato e Confcommercio.
Grazie ad RMAudio, service ufficiale dell’Ankon d’Oro, per la grandissima professionalità e gentilezza e per aver risolto ogni minimo problema tecnico e di allestimento. Ci avete davvero coccolati, ragazzi, grazie!!
Grazie all’editore “Scrivere per volare” di Jesi, che ha voluto ed organizzato un bellissimo concorso di poesia dedicato a Carlo Urbani che si è perfettamente integrato nella cornice del nostro festival; un avvenimento importante a cui hanno partecipato poeti da tutta Italia.
Grazie all’AICU (Associazione Italiana Carlo Urbani), anche quest’anno nostro partner, che ci ha aiutato a ricordare Carlo nel miglior modo possibile e alla quale abbiamo dedicato una serata speciale, l’Ankon d’Off del 28 agosto.
E grazie alle fantastiche, meravigliose, folli compagnie teatrali di Ancona e zone limitrofe, che si sono messe in gioco, buttate, divertite e che hanno dato tutto loro stesse nella pazza avventura dell’Ankon d’Off, il blob teatrale nato per scommessa e trasformato in uno spettacolo di spettacoli dove c’era di tutto: dal comico al drammatico, dall’italiano al vernacolo, dal monologo alla scena di gruppo. 10 compagnie e 11 spettacoli “frullati” insieme dalla mente geniale di Davide Giovagnetti, regista e coordinatore della serata: Claet, Teatro X Caso, Teatrotre & Teatrodrao, Opora, Accademia del Sarmento, I Trucioli, Recremisi, Tany d’Ancona, Puntoeacapo, Compagnia IV Luglio. Già fioccano le richieste di repliche… 😉
Grazie alle giurie, estremamente competenti, precise e appassionate: la giuria tecnica del festival, composta da Giovanni Filosa, Franca Santinelli, Stefano Santoro e Agnese Testadiferro; la giuria dell’Ankon d’Oro Giovani, composta da Elena Moretti e Giancarlo Mastroianni. Grazie anche a Federica Bernardini e Michele Pirani, che hanno fatto parte della giuria tecnica per alcune serate ma che hanno dovuto rinunciare per motivi di salute o di lavoro.
Grazie alla giuria selezionatrice, che ha visionato a monte ben 31 DVD delle candidature arrivate ed ha proceduto al difficile ma appassionante compito di scegliere la cinquina dei finalisti: Roberto Giachi, Marzia Paoletti, Luigi Sfredda, Ilaria Verdini e Angela Ursi.
Grazie a Paola Saracini, la meravigliosa artista della sabbia che durante la serata finale del 29 agosto ci ha guidato in un sognante, emozionante e coinvolgente viaggio nel ricordo di Carlo Urbani disegnando sulla sabbia con le sue mani delicate e miracolose la storia di Carlo, accompagnata dalla musica eseguita da un quartetto di giovanissimi musicisti davvero d’eccezione: i due figli di Carlo, Tommaso e Luca, e i nipoti Alberto e Marina. Uno dei momenti più belli e commoventi dell’intero festival.
Grazie al mitico Alfonso Napolitano, che anche quest’anno ci ha fatto da guida nella passeggiata attraverso i luoghi simbolo di Ancona, raccontandoci aneddoti e storie della nostra bellissima città.
Grazie ad Alessio Tavoletti, il grafico che ci ha supportato per la creazione e l’impaginazione di tutti i materiali di comunicazione del festival, locandine, manifesti e libretti di sala.
Grazie agli amici fotografi del Circolo Germontari, che hanno presidiato tutte le serate scattando meravigliose fotografie. Siete stati fantastici, come sempre!
Grazie a Roberto Ceccarelli, che ci ha supportato con un insostituibile lavoro di ufficio stampa e ci ha permesso di dare al nostro festival ancora più visibilità su quotidiani e reti televisive.
Grazie a Luigi Sfredda, ottimo regista ed attore che si è cimentato nel ruolo per lui inusuale di presentatore per tutte le serate. Non è stato un compito facile, ma è riuscito ad essere preciso, competente e perfetto!
Ed infine, last but not least (come direbbero gli anglosassoni), un enorme grazie va ai membri dello staff(e) Ankon d’Oro, questo manipolo di folli che ha sposato il nostro sogno di regalare ad Ancona un festival teatrale di alto livello e ha condiviso fatiche, entusiasmi, scoramenti, gioie e dolori per ben oltre le due settimane di durata del festival; un gruppetto di matti che ha fatto volantinaggio, ha cercato e trovato sponsor, ha tampinato con telefonate, messaggi e mail parenti, amici, enti, aziende, ha selezionato, organizzato, accolto, accompagnato, fatto da guida e da angelo custode, ha seguito pratiche SIAE (rischiando in qualche caso le coronarie…), si è occupato di biglietteria e servizio d’ordine, ha coordinato la giuria, ha presentato, ha cercato e trovato pezzi di scenografie mancanti e ha fatto da sostegno morale e da appoggio logistico in tanti modi. Grazie quindi a: Ilaria Verdini, Diego Ciarloni, Paola Giovenco, Angela Ursi, Bruno Santochirico, Luigi Sfredda, Roberto Giachi, Simona Paolella, Tiberio Fiori, Fabrizia Tonazzo, Marzia Paoletti, Davide Giovagnetti, Annarita Costantini e Fausta Ascoli. Un gruppo composito e assortito, un motore 100% efficiente alimentato a pizza ed apericene che ha lavorato come un sol uomo, regalando all’Ankon d’Oro un’organizzazione quasi perfetta!
Se proprio dobbiamo trovare delle note dolenti in tutta questa bellissima avventura, citeremmo solo due cose: innanzitutto, l’enorme, gigantesca fatica che si continua a fare ad Ancona per portare pubblico agli eventi culturali. L’anconetano medio si lamenta che “ad Ancona non c’è mai nulla”, ma quando poi gli vengono offerti eventi e spettacoli di alto livello… sta a casa. È vero che è estate, c’erano le ferie, il caldo (o in alcune sere il freddo), la concorrenza di altri eventi… ma a nostro parere, una presenza di pubblico che raramente ha superato i 100 spettatori nelle 7 serate del festival è inqualificabile. Sicuramente faremo il nostro mea culpa e i nostri ragionamenti per capire se avremmo potuto o dovuto fare di meglio, ma…
Seconda ed ultima nota dolente: Ankon d’Oro è un festival che ha un costo, non elevatissimo ma comunque gravoso da affrontare senza aiuto economico, e a parte i Comuni di Ancona e Castelplanio quasi tutti gli enti a cui ci siamo rivolti, dal livello locale all’altissimo livello nazionale, dopo averci promesso o fatto intravvedere possibilità di sostegni concreti, alla fine se la sono cavata con nulla, o quasi. Ci si riempie tanto la bocca di cultura, arte e belle parole, ma al momento di essere presenti con iniziative concrete, non si va al di là della concessione di imbarazzanti patrocini non onerosi. Ben venga quindi l’appello chiaro e forte, con tanto di nomi e cognomi fatto dalla Presidente FITA Federica Bernardini durante la serata finale: “Nella nostra regione, le compagnie amatoriali sono numerose, ma nonostante tante iniziative e spettacoli gli aiuti delle istituzioni praticamente sono assenti. Per rispetto dell’amore e della dedizione di tanti verso il teatro e della ricchezza che il loro lavoro porta al territorio, si chiede ufficialmente alla Regione Marche, dal palco dell’Ankon d’Oro, di sostenere il teatro amatoriale”. Come non fare nostro questo appello?
E con questa speranza, vi salutiamo e vi diamo appuntamento al 2016 per il prossimo Ankon d’Oro. Grazie ancora a tutti e… ad maiora! 🙂