Il testo teatrale, ricco dal punto di vista teologico, espresso con una dialogo denso e serrato segnando improvvisi ribaltamenti di senso e di ruolo, presentava difficoltà serie dal punto di vista della rappresentazione a causa del numero ristrettissimo di interpreti, ma i due attori principali hanno tenuto alta la tensione per tutto l’arco della rappresentazione. Anche le comparse sono state importanti per lo svolgimento del racconto rendendo tutt’altro che marginale la loro presenza. Gli attori hanno avuto il merito di tenere sempre desta l’attenzione degli spettatori condotti alla emozione e non di rado alla commozione. Alla fine della rappresentazione il pubblico resta sorpreso dalle interrogazioni poste da una tematica molto pregnante su fondamentali questioni esistenziali. La scenografia essenziale eppur lirica. I brevi commenti musicali hanno interludiato un dialogo intenso dove l’umano e il divino si sono confrontati fino allo scontro e spesso proprio per lo scambio di ruoli hanno creato l’effetto dello straiamento.