Non si tratta di una reality show in cui si somministra a veri depressi il noto antipanico (ma sicuramente ho lanciato l’idea), ma è il virtuoso spettacolo scritto da Angelo Longoni, con Ilaria Verdini e Diego Ciarloni come protagonisti.
Laura e Daniele lavorano in una casa editrice. Si conoscono di vista, più che altro per la mensa comune. Due professionisti discreti, discretamente frustrati. Un venerdì sera, entrambi s’attardano in ufficio e si ritrovano insieme in ascensore. Che si blocca. Consci ben presto che fino a lunedì mattina nessuno li verrà a cercare, i due si ritrovano a convivere in quattro metri quadrati. I telefonini? Non c’è campo. I parenti? Serpenti: nessuno si premura di cercarli. Insomma, sopravvivere semplice non è, complici il caldo, le ansie, la fame, la sete, i bisogni corporali.
Un gioiellino di un’ora e mezza, che ricorda un po’ le nevrosi lui-lei dei film di Verdone (su tutti “Maledetto in giorno che t’ho incontrato”), arricchito però dalla lama a doppio taglio dei tempi teatrali. Tempi che, se ben orchestrati – come in questo caso – invece di tagliare, accarezzano e convincono la platea. Il risultato è un pubblico emotivamente coinvolto, attento e partecipe: in fondo, chi di noi, prendendo l’ascensore, non ha mai pensato a una simile evenienza?
L’ascensore (rappresentato solo nel volume dai lati elastici per esasperare ancora di più il senso di vuoto e di smarrimento dei protagonisti) bloccato poi, è qui un pretesto per la condivisione dell’emergenza: tra Laura e Daniele s’instaura una situazione esasperata, in cui cadono le difese, in cui si annullano i reciproci mondi. Nell’ansia, i due si avvicinano, si confidano, si lasciano andare. Si consolano e si disperano, si aiutano e si detestano (vedi lo sguardo di Laura quando finisce l’ultimo sorso d’acqua). Laura e Daniele, che condividono gli stessi rapporti familiari in crisi, ma anche gli stessi farmaci antidepressivi (da qui il titolo “Xanax”). Laura e Daniele, che trovano il Prozac “euforizzante”, che battagliano sull’ultima compressa di Maalox, che reagiscono all’ansia dell’ascensore allo stesso modo, seppur in tempi diversi. Laura e Daniele, uniti dal mal comune Xanax, diversi solo nel dosaggio.
Premi e riconoscimenti per questo spettacolo
Premio miglior spettacolo classico o moderno Fitalia 2008
Premio miglior spettacolo al XIII premio città di Viterbo 2008
Premio miglior attrice protagonista al XIII premio città di Viterbo 2008
Premio miglior spettacolo e miglior regia al festival “Sorgenti dell’Esino” 2009
Premio miglior attrice protagonista al festival Teatri…amo 2009
Premio miglior spettacolo e miglior attrice protagonista al I festival “L’ora di teatro” 2009
Premio miglior spettacolo al festival “Peppe Fucci” 2010
Premio miglior attrice protagonista al festival “XS” 2010
Premio miglior attrice protagonista al festival “Stalattite d’oro” 2010
Premio speciale all’attrice protagonista al I festival “Catullo” 2011
Premio miglior spettacolo a gradimento del pubblico under 20 al festival Lunedinscena 2011
Premio migliore attrice protagonista al festival di Casamarciano 2012
Premio miglior attrice protagonista al “Sipario d’oro” 2013
Premio miglior spettacolo per la giuria giovani al “Sipario d’oro” 2013
Premio miglior allestimento al “Sipario d’oro” 2013
Premio miglior attrice protagonista a III rassegna di Mordano 2013
III classificato alla III rassegna di Mordano 2013
Premio miglior regia alla III rassegna di Mordano 2013
Premio miglior attore protagonista al Festival Ascoli in scena anno 2014
Premio miglior regia al Premio Totola di Verona 2015
Premio della giuria giovani del festival “Camaleonte” di Orbassano (To) 2016
Premio della critica Apothema al festival “Camaleonte” di Orbassano (To) 2016
Premio miglior spettacolo all’edizione del premio nazionale di teatro città di Leonforte (EN) 2016
Premio miglior spettacolo alla XXII edizione del Vetrina Teatro di Castelfranco di sotto (PI) 2017
Premio miglior attrice protagonista alla IV edizione del premio Aenaria di Ischia (NA) 2017
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